Il prof. Guido Barbina

Ad aprile 2020 il Laboratorio è stato intitolato al prof. Guido Barbina. Nato a Udine il 1° febbraio 1936, è stato un geografo a tutto campo che ha cercato di unire la correttezza teorica e metodologica agli stimoli e alle suggestioni che gli derivavano da una spiccata capacità di leggere il territorio, di interpretare i fenomeni e le azioni dell’uomo, di saper cogliere in chiave problematica i grandi temi delle società moderne come dimostrano le sue opere principali quali “Geografia nel mondo contemporaneo” (2000), “Il piatto vuoto. Geografia del sottosviluppo” (1995) e “La Geografia delle Lingue. Lingue, etnie e nazioni nel mondo contemporaneo” (1993).

Laureatosi in Economia e commercio all’Università di Trieste, evidenziò da subito un interesse verso la geografia e verso i problemi territoriali e a partire dal 1972 divenne assistente ordinario di geografia all’Università di Trieste, nella sede staccata di Udine, dove ha svolto l’intera carriera accademica diventando dapprima professore associato di Geografia antropica e poi professore ordinario di Geografia umana, ricoprendo anche la carica di preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere dal 1986 al 1998.
In particolare l’intitolazione del Laboratorio è giustificata da fatto che fu tra i primi geografi italiani ha introdurre l’utilizzo dei Sistemi Infornativi Geografi (GIS) nell’ambito della ricerca e della didattica della geografia applicata all’analisi dei fenomeni spaziali nell’ambito della geografia economica, della geografia urbana, della geografia delle lingue e del vasto campo della geografia regionale declinata a diverse scale.

È da ricordare che già nel 1988 realizzò, presso l’allora Istituto di Geografia, collocato negli spazi oltre l’attuale Aula7, il primo nucleo di un laboratorio GIS dedicato non solo all’analisi spaziale, ma pure alla produzione di cartografie tematiche numeriche e digitali, dotandolo di digitalizzatore A0, di plotter, di stampante a colori, di un potente pc, e in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma di uno dei primi software GIS, che ha permesso di produrre tutta una serie di produzioni cartografiche dei fenomeni territoriali in particolare del territorio regionale. Successivamente l’interesse verso questo filone di studio è testimoniato anche da quanto realizzato nell’ambito del Progetto europeo “MEDCAMPUS” che ha permesso nei primi anni Novanta di attivare una stretta collaborazione con le Università di Tunisi e de Il Cairo, nonché con quelle di Uppsala, Caen, Oulu per il trasferimento di conoscenze GIS nell’ambito dei Paesi del Mediterraneo e nello sviluppo di un Curriculum GIS nell’ambito della didattica delle Università sopra ricordate, grazie anche alla presenza nel gruppo di ricerca dell’Università di Udine di competenze specifiche con tecnici dedicati.

Negli anni seguenti con l’arrivo sul mercato di software GIS sia open source che commerciali e della cartografia numerica a scala regionale si sono sviluppate ulteriori filoni di ricerca che oggi vedono il laboratorio impegnato in campi di indagine legati ai big data, al geomarketing, alla cartografia digitale, alla cartografia storica, alla pianificazione paesaggistica e alla partecipazione.